
Questo non so dirvelo "Agnellini" ma sono sicuro di una cosa New Vegas ci porterà nella città del peccato , la città che non dorme mai!
Il colpo d’occhio di Fallout: New Vegas è mozzafiato, grazie ad una linea dell’orizzonte molto vasta e scelte cromatiche sempre varie ed azzeccate, valorizzate da un ottimo sistema di gestione dell’illuminazione.
Uno scorcio di New Vegas o una passeggiata all’interno della Red Rock Valley sono esperienze di alto profilo e vi rimarranno negli occhi a lungo.
Un volta in movimento però cominciano ad emergere, soprattutto su console, problemi come cali di framerate, popup e texture poco definite che affiancati ad alcuni crash o bug di varia natura mettono in mostra le incertezze ataviche del Gamebryo Engine e danno l’impressione che Fallout: New Vegas sia un’esperienza meno rifinita di come ci si aspetterebbe da una produzione di questo calibro.
Uno dei limiti principali di un prodotto come Fallout: New Vegas è il l’eredità che deve sostenere.
Molti elementi, quali le meccaniche di gioco, lo stile narrativo e soprattutto il profilo tecnologico risentono delle scelte fatte con Fallout 3.
I ragazzi di Obsidian si sono dunque ritrovati a dover utilizzare un “pacchetto” che già nel 2008 aveva mostrato alcuni limiti, soprattutto se confrontato con le moderne produzioni video ludiche.
Stando a queste le premesse, gli sviluppatori di Irvine hanno fatto i salti mortali per elevare ulteriormente la resa di un motore grafico che ci ha regalato nei tanti anni di permanenza sul mercato capolavori del calibro di Bully, Civilization IV e Elder Scroll IV: Oblivion.
E allora bambini gustatevi il sound di new Vegas, "questa è radio zona contaminata libera che vi racconta tutta la verità...non importa quanto sia brutta!"
Alcune immagini del Gameplay!
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